martedì 5 marzo 2013

Fame nervosa e rimedi alla scorpacciata


Fame nervosa, un avversario da respingere
Per liberarsi da un meccanismo perverso come la fame nervosa occorre prima di tutto comprendere alcuni fattori di tipo psicologico. Si tratta di atteggiamenti che, agendo in sinergia, scatenano la fame nervosa o ci portano a esagerare col cibo in una sorta di perverso circolo vizioso dal quale sembra quasi impossibile uscire... L’idea razionale di voler dimagrire non sempre coincide con quello che desidera il nostro istinto. Con la testa ci convinciamo che una dieta sarebbe utile, che dovremmo fare qualche sacrificio, ma poi, immancabilmente, l’istinto, la gola, la pancia sabotano il nostro progetto.
Quando qualcosa “rema contro”…
Le difficoltà quotidiane, tutto ciò che ogni giorno può andare storto sul lavoro, in famiglia, in coppia, ci fanno innervosire e rendono più difficile da attuare il proposito di stare a dieta. Di conseguenza, aumentano il disagio e la tensione, fattori che fanno vacillare l’impegno dietetico ed anzi scatenano il ricorso al cibo per anestetizzare il crescente nervosismo. Così si inizia a mangiare di tutto, senza porsi nessun tipo di freno...
Rompere il circolo vizioso
Aumentano i sensi di colpa e l’autosvalutazione in seguito all’aumento di peso: quando, dopo ripetuti “peccati” alimentari si sale sulla bilancia, è la razionalità che ci impone di correre ai ripari... con nuove diete che, probabilmente, scateneranno nuove frustrazioni e altre abbuffate. Per questo l’unica soluzione consiste nel cercare di interrompere appunto questo circolo vizioso. Per riuscirci, occorre prima di tutto prendere atto con serenità dei propri errori alimentari e non “mandare indietro” la fame, ma appagarla sostituendo i cibi pericolosi con piatti saporiti ma light.
Rimedia alla scorpacciata in 24 ore
Quando si esagera con le calorie, cosa che accade soprattutto quando si consumano troppi dolci (ad esempio si divora una tavoletta da 100 g di cioccolato fondente da 515 calorie, o l’equivalente in peso in cioccolatini), è possibile correre ai ripari mettendo in pratica le regole delle sostituzioni dei cibi nelle 24 ore successive il peccato alimentare. Ecco come fare.
-  Dopo un’abbuffata, posso rientrare nella media calorica giornaliera riducendo parallelamente di 315 calorie l’assunzione degli altri alimenti: un cucchiaio di olio (100 kcal) + un bicchiere di vino (100 kcal) + 20 g di pasta o riso (70 kcal) + 20 g di pane integrale; aumentando di 200 calorie l’attività fisica con un’ora di passeggiata a passo sostenuto;
-  Se non riesco a raggiungere il pareggio energetico nell’arco dello stesso giorno posso raggiungerlo nell’ambito della media calorica settimanale;
-  Se in futuro dovessi nuovamente trovarmi in una situazione di tensione che mi spinge a stramangiare, posso evitare l’abbuffata con questi trucchi (ovviamente con tanto di autocontrollo!).
a) Riduci la quantità di cioccolato a 2 soli quadratini (50 kcal) da sciogliere lentamente in bocca (senza masticare) in modo che ogni molecola possa entrare in contatto con le papille gustative sviluppando il massimo piacere (la lentezza nell’assunzione dei cibi è un grande alleato di chi vuole dimagrire stabilmente poiché consente all’ipotalamo, centro della fame e della sazietà, di inviarci il segnale di STOP-CIBO).
b) Sostituisci le tavolette di cioccolato con la marmellata (220 kcal/100 g), o con un budino o creme caramel (150 kcal), o con 3 bigné alla crema (120 kcal), o con uno yogurt al cacao e cannella (100 kcal), o con una vaschetta di macedonia (40-50 kcal/100 g). La frutta, in particolare, ha il pregio di essere energetica, saziante e depurativa, e accelera il dimagrimento.   
Accendi il profumo di menta e pino
Procurati gli oli essenziali di menta e pino, forti e balsamici, che hanno il potere di distrarre dal cibo e allargano il respiro, come succede in montagna. La necessità di mangiare non sarà più così impellente.